Nell’Italia di Salvini si spara già ai bambini.

Posted on 20 luglio 2018

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Il muscolo orbicolare della bocca (tensione intorno alle labbra), il muscolo depressore del labbro inferiore e il muscolo platisma (tensione della cute del collo, abbassamento della commessura labiale) rimangono tirati, che inveisca, taccia o “sorrida”.
Gli occhi non sorridono.
Gli occhi non sorridono mai

 

In fin dei conti il volto che avrebbe interpretato il fascismo che usciva dalle urne del 4 marzo contava relativamente. Poteva avere le sembianze della funerea retorica di Minniti o del volto tirato e falso di Salvini (provate a dare uno sguardo a questo thread per capire) che poco sarebbe cambiato.

Ma certi “busti” rifletterebbero solo ed esclusivamente l’immagine raccapricciante di se stessi senza un fascismo epidermico che sta infettando gran parte della società. Dopotutto, l’attuale inquilino del Viminale, non sta facendo nulla di diverso da ciò che spacciava a reti unificate lo scorso anno. Ha solo cambiato poltrona. Lo spartito l’avevamo già orecchiato.milano

“Il suo unico talento è sparare slogan razzisti su uno schermo, su un social o davanti a una telecamera.
Salvini è un prodotto della propaganda.
“Realtà fasulle producono persone fasulle” – Philip K. Dick.
Salvini è una bolla mediatica, e non è nient’altro.” (Da qua)

Dopo l’epilogo giudiziario dell’omicidio razzista di Fermo ma soprattutto a seguito della tentata strage suprematista di Macerata la quale aveva tranciato ogni cima, la deriva dell’Italia non poteva essere che questa.

Il problema è che in pochi ancora se ne accorgono. Si vedono gli schizzi ma non le onde. Quelle bisogna andarsele a cercare a pagina 8 o a pagina 10 tra i trafiletti a cui quasi non si bada.

Nell’infoflusso contemporaneo è difficile ritrovare le coordinate. I significati sono centrifugati e rigettati in pasto al pubblico pagante “omogeneizzati” in una melassa con la quale anche le minime facoltà critiche saranno disinnescate. Così i migranti sfruttati dai campi del Mezzogiorno ai distretti produttivi del Nord diventano “schiavi post-identitari” nemici del proletariato e dei lavoratori italici pure se sono al vertice delle lotte sindacali che avvengono oggi in Italia. La fuga dal paese diventa “un’invasione” e l’emorragia sociale si tramuta in risentimento identitario mentre il nazional-socialismo torna ad occupare discorsi e programmi politici e di governo di vari paesi europei.

«Come fai ad avere un’opinione se non sei informato? – scriveva Hannah Arendt – Se tutti ti mentono sempre, la conseguenza non è che nessuno crede più a nulla . E un popolo che non può più credere a nulla, non può neanche decidere. È privato non solo della capacità di agire ma anche della capacità di pensare e giudicare. E con un popolo così ci puoi fare quello che vuoi». (Da qua)

Se uno dei capisaldi della democrazia è la tutela delle minoranze allora le coordinate della nostra effettiva posizione fuoriescono dagli anfratti, dalle pagine interne e dagli appelli che, una di queste, ha rivolto recentemente direttamente al presidente della Repubblica.

Siamo già qua.

 

COMUNICATO STAMPA

Cirasela, bimba rom di 15 mesi, paralizzata da un vigliacco.
La comunità rom e sinta rivolge un appello al presidente della Repubblica

Martedì 17, a Roma, intorno alle 18 un gruppo di rom stava tornando dal parco giochi di via Togliatti quando contro di loro è stato esploso un colpo con una pistola ad aria compressa. Il colpo ha ferito alla schiena Cirasela, una bimba di 15 mesi, che era in braccio alla mamma e ora è all’ospedale: il proiettile ha leso la piccola colonna vertebrale della bimba che ora rischia di rimanere paralizzata.
Perché?
Perché a un essere innocente deve essere distrutta la vita? Perché una famiglia, povera e indifesa, deve precipitare nella disperazione colpita nel suo bene più prezioso e unico, i figli? Perché può esistere qualcuno di così vigliacco da sparare a gente inerme che cammina per strada per far loro del male?
Noi sappiamo perché.
Noi sappiamo che dieci anni di campagne di discriminazione e odio contro chi non ha altra colpa che essere diverso hanno coltivato rancore e rabbia in chi ha bisogno di trovare un colpevole al proprio disagio, all’insicurezza del presente, all’incertezza del futuro.
Noi sappiamo chi ha coltivato questo rancore che un giorno colpisce a morte un essere umano con un altro colore della pelle, un giorno un gruppo di “zingari” che tornano da un campo giochi, domani un essere umano che la pensa diversamente, solo perché crede in un dio che si chiama Allah.
Noi sappiamo che questa onda nera d’odio e di rancore trova oggi nel governo italiano, a dirigere il ministero dell’interno, chi l’ha alimentata e che ora ne coglie i frutti promettendo respingimenti, ruspe e censimenti etnici.
Noi sappiamo che quest’onda nera sommerge il senso stesso di umanità che ci dovrebbe distinguere e che solo recuperando questo senso d’umanità non ci saranno più madri e bimbi abbandonati a morire in mare, immigrati e “zingari” presi di mira dai vigliacchi in un ormai lungo elenco di violenze piccole e grandi che fanno vivere nella paura intere comunità.
Perciò non ci sentiamo di rivolgerci al ministro dell’interno per chiedere giustizia per la piccola Cirasella. Certo polizia e carabinieri faranno le proprie indagini ma il vigliacco che agisce nell’ombra sa bene che gode praticamente dell’impunità ed è perciò tanto più vile il suo gesto.
Ci rivolgiamo invece a chi rappresenta tutto il popolo italiano, al presidente della repubblica italiana, perché con le sue parole rischiari la coscienza collettiva restituendole quel senso di umanità che sembra smarrito e garantisca che l’azione del governo sia coerente con quei principi che la carta dei diritti universali e la nostra costituzione hanno sancito dopo che l’umanità è uscita dalla più grande tragedia provocata dall’odio verso l’altro perché diverso per religione, razza o opinione politica.
Alleanza Romanì, Accademia d’arte romanì, Associazine nazionale Them Romanò onlus, FederArteRom, Associazione Upre Roma, Associazione Amici di Zefferino, Associazione Romani Kriss, Associazione Sinti italiani di Prato, Associazione Nevo Drom, Associazione Rom in Progress, Associzione New Romalen, Associazione Futurom, Associazione Romni onlus, Associazione Rowni, Associazione Rom e Romnia Europa, Associazione Sucar Drom, Associazione cittadinanza e minoranze.